Nel 2025 la sostenibilità non è più un tema “di contorno”.
Non è una voce nelle relazioni di fine anno o un argomento per la comunicazione corporate.
È diventata una bussola strategica che guida le scelte delle imprese, dall’organizzazione della supply chain fino ai modelli di governance.
In questo contesto, la formazione green assume un ruolo chiave: è ciò che trasforma i buoni propositi in azioni concrete, i valori in competenze, e le persone in protagonisti del cambiamento.
Secondo il Rapporto GreenItaly 2024 di Unioncamere e Fondazione Symbola, più del 60% delle PMI italiane ha già avviato percorsi di formazione sulla sostenibilità.
Un segnale forte: la transizione ecologica non è più un’iniziativa accessoria, ma una competenza strategica.
Secondo l’Osservatorio Green Jobs 2024, le aziende che hanno investito nella formazione green hanno visto crescere la produttività del 15% e ridurre i costi energetici del 10%.
La sostenibilità, insomma, fa bene anche al business.
Competenze per la transizione: i nuovi profili del 2025
Le aziende più attente sanno che non basta adottare tecnologie sostenibili: serve investire nelle persone.
Formare chi lavora in azienda significa creare le basi per una transizione duratura e condivisa.
Tra le figure professionali più richieste nel 2025 troviamo:
- Sustainability Manager ed ESG Specialist, che guidano la strategia aziendale verso obiettivi ambientali e sociali;
- Energy Manager e Carbon Analyst, esperti nel ridurre i consumi e misurare l’impronta di carbonio;
- Green Communication Officer, in grado di raccontare la sostenibilità in modo autentico e trasparente;
- Circular Economy Designer, che ripensa prodotti e processi per ridurre gli sprechi e favorire il riuso.
Ma la formazione green non riguarda solo chi ha un ruolo tecnico o dirigenziale.
Ogni persona, a qualsiasi livello, deve sapere come le proprie scelte quotidiane contribuiscono agli obiettivi ESG.
La sostenibilità è ormai un linguaggio comune, e tutti in azienda devono saperlo parlare.
Qualche numero utile:
- Le offerte di lavoro legate ai green jobs sono cresciute del 38% in Italia (ISTAT, 2024)
- Il 65% delle PMI dichiara difficoltà nel trovare figure con competenze ESG (Unioncamere, 2024)
- 3 aziende su 4 che hanno avviato percorsi di formazione green hanno migliorato la propria reputazione (Forum Finanza Sostenibile, 2024)
Dal corso alla cultura: quando la formazione diventa identità
Le aziende che stanno facendo la differenza sono quelle che hanno capito che la sostenibilità non si insegna solo in aula: si vive, ogni giorno.
I percorsi di formazione green più efficaci uniscono lezioni tecniche, workshop esperienziali e momenti di confronto trasversale.
Sono esperienze che fanno crescere le competenze, ma anche la consapevolezza collettiva.
Dalle piccole azioni — come ridurre gli sprechi energetici o digitalizzare i processi — si arriva così a costruire strategie integrate, dove gli obiettivi ambientali, sociali ed economici si muovono insieme.
Questa cultura condivisa è anche un potente fattore reputazionale: clienti, partner e talenti riconoscono subito le aziende che agiscono con coerenza e responsabilità.
Come ricorda l’ASviS nel suo Rapporto 2024, la sostenibilità è oggi una delle leve principali della competitività d’impresa e un elemento chiave per attrarre capitale umano qualificato.
Perché conviene investire nella formazione green
La formazione green non è solo un dovere verso l’ambiente. È una scelta intelligente dal punto di vista economico.
Uno studio del Politecnico di Milano (2024) lo dimostra chiaramente:
- Ogni 1 euro investito in formazione green genera un ritorno medio di 2,5 euro in termini di efficienza, innovazione e accesso a bandi pubblici;
- Le aziende che formano il proprio personale riducono i consumi energetici fino al 20%;
- E migliorano la soddisfazione e la fidelizzazione dei dipendenti del 18%.
In altre parole, formare conviene.
E conviene farlo adesso, perché la competizione sul fronte ESG è già iniziata.
Conclusione: formarsi per capire, non solo per agire
Investire nella formazione green significa costruire un’impresa più consapevole, competitiva e resiliente.
Non è solo imparare a fare meglio, ma imparare a vedere diversamente: comprendere i cambiamenti, anticiparli e valorizzarli.
Nel 2025 la vera sfida non sarà solo formare figure green, ma rendere green la cultura aziendale.
E chi saprà farlo, sarà già un passo avanti nel futuro.
Fonti
- Unioncamere & Fondazione Symbola, Rapporto GreenItaly 2024 https://symbola.net/ricerca/greenitaly-2024/
- ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), Rapporto 2024 sulla formazione e le competenze per la transizione ecologica https://asvis.it/rapporto-asvis-2024/
- Forum per la Finanza Sostenibile, Sostenibilità e capitale umano nelle PMI italiane, 2024 https://finanzasostenibile.it/?anno=2024
- ISTAT, Occupazione e green jobs in Italia, 2024 https://www.istat.it/
- Politecnico di Milano, Osservatorio Formazione e Innovazione Green, 2024 https://www.osservatori.net/convegno/digital-sustainable/convegno-risultati-ricerca-osservatorio-digital-sustainable/
Rimani aggiornato sulle tendenze della sostenibilità aziendale con Green.

